La Deliberazione Giunta regionale n. 222/2023 è stato disposto l'accatastamento semplificato per impianti a biomassa, camini, stufe e caldaie.
Nel caso in cui nell'abitazione sia presente un generatore alimentato a biomassa con potenza utile nominale inferiore ai 10 kW il responsabile dell'impianto (cioè il proprietario della casa o l'inquilino in caso di locazione) deve provvedere ad un "accatastamento semplificato" dell'impianto.
L'accatastamento è effettuato tramite la procedura online presente sul Portale del S.I.E.R.T.
Il Piano regionale per qualità dell’aria-ambiente (PRQA) approvato con Deliberazione del Consiglio regionale del 18 luglio 2018, n. 72 (Piano regionale per la qualità dell’aria ambiente (PRQA). Approvazione ai sensi della l.r. 65/2014) ha definito le misure necessarie per il raggiungimento dei valori limite e dei valori obiettivo dei diversi inquinanti, tra cui le polveri sottili (PM10 e PM2,5). Con l’Accordo di Programma per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Toscana , sottoscritto nel febbraio 2020 dal Ministero dell’Ambiente sono state previste misure di contrasto delle situazioni di perdurante accumulo degli inquinanti atmosferici, con particolare riferimento al PM10.
La Regione Toscana ha attuato questa previsione con la Delibera di Giunta regionale del 18 ottobre 2021 n. 1075 (Ulteriori misure urgenti di rafforzamento per il rispetto nel territorio della Toscana degli obblighi previsti dal Decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155 (Attuazione della Direttiva europea relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa) in attuazione della l.r. 74/2019), includendo alcune disposizioni anche in merito agli impianti termici civili alimentati da biomasse legnose per le zone della Regione in cui non sono rispettati i valori limite relativi al PM10 e stabiliti dal D.Lgs. 155/2010. La previsione normativa di estendere l’accatastamento a tutti gli impianti termici alimentati a biocombustibile solido, adottando procedure diversificate a seconda della taglia di potenza utile nominale, risponde, in primo luogo, a una necessità conoscitiva finalizzata a migliorare il quadro numerico degli apparecchi responsabili delle emissioni inquinati prodotte da questi impianti e che attualmente risulta fortemente sottostimato e incerto.
Le presenti disposizioni riguardano gli impianti termici civili alimentati da biocombustibile solido in riferimento a:
requisiti per l’installazione e l’esercizio;
documentazione che identifica l’impianto termico;
ispezioni e accertamenti, da intendersi come interventi di verifiche tecniche e documentali anche in sito
Il presente provvedimento si applica a tutti gli impianti termici civili alimentati da biomassa legnosa presenti sul territorio regionale, con potenza al focolare fino a 3 MW; sono inclusi anche gli impianti per la produzione centralizzata di acqua calda sanitaria e gli impianti ad uso domestico utilizzati per la cottura dei cibi purché collegati ad un impianto di riscaldamento ad acqua (esempio: termo-cucina). Restano esclusi gli apparecchi/generatori utilizzati per alimentare processi produttivi di natura imprenditoriale.
Al fine di ridurre le emissioni nocive, dovute all’eccessivo spessore della fuliggine e di evitare i rischi di incendio, la pulizia del canale da fumo e del camino deve essere effettuata in conformità alle indicazioni dei fabbricanti, secondo quanto indicato al punto 4.2 della norma UNI 10847:2017. 2.
La pulizia deve essere eseguita almeno una volta all’anno e in ogni caso prima di ogni manutenzione e/o verifica energetica dell’impianto termico/generatore/apparecchio in assenza delle indicazioni di cui al punto precedente.
La manutenzione ordinaria della canna fumaria, ovvero la semplice pulizia, deve essere attestata mediante rilascio di apposito rapporto di pulizia, che a titolo esemplificativo può riprendere il modello di cui all’appendice B della norma UNI 10847:2017.
Spero di esservi stata di Aiuto, se avrete bisogno non peritatevi a contattarmi!
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